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Dante e la parità di genere

Chi è docente precario come me, sa benissimo cosa voglia dire lavorare per un intero anno scolastico: una gran botta di fortuna! 😅

Se poi si ha pure un contratto di 18 ore, per giunta in una sola scuola…beh, stappare una bottiglia di spumante è quasi d’obbligo!

Nonostante il brutto periodo che ci siamo ritrovati a vivere a causa di questa maledetta pandemia, lavorativamente parlando è stato l’anno più bello. E lo è stato perché ho avuto l’occasione di crescere molto sotto il profilo professionale, grazie a colleghi eccezionali e ad alunni che mi hanno sempre stimolata a dare il meglio durante le nostre lezioni. È merito loro se ho imparato a togliere qualche mattoncino dal muro della mia timidezza organizzando webinar a destra e a manca sugli argomenti più disparati, nonostante le difficoltà che la didattica a distanza ha comportato.

Con gli alunni della classe terza (media) abbiamo lavorato molto sull’Agenda 2030 e abbiamo approfondito il tema sulla parità di genere, trattato a più riprese nel corso dell’anno scolastico. Il momento che ci è piaciuto di più è stato l’incontro online con la role-model Rosalba Faini (che ringrazio davvero di cuore per la disponibilità, la cordialità e la professionalità), organizzato con Inspiring Girls (vi lascio il link qualora ne vogliate sapere di più e regalare ai vostri alunni un bel momento formativo ➡️ https://www.inspiring-girls.it/. Io ve lo consiglio vivamente! 👍🥰).

L’incontro si è tenuto qualche giorno prima del DanteDì e questo ci ha permesso di preparare una lezione flash su Dante e la parità di genere attraverso le storie di tre personaggi femminili, uno per ogni cantica della Divina Commedia:

Francesca da Rimini per lInferno

Piccarda Donati per il Purgatorio

Pia dei Tolomei per il Paradiso

Se vuoi saperne di più su come ho strutturato la lezione…leggi le infografiche 😉⤵️


▶️ presenta l’argomento della lezione (il DanteDì sarà pure passato…ma Dante non passa mai! 😅)


▶️ introduci il tema della parità di genere in modo semplice, chiaro e breve, ricordando cos’è l’agenda 2030 e quali sono i suoi obiettivi


▶️ avere sottomano la locandina con tutti i Goals dell’agenda 2030 aiuta i ragazzi a capire di cosa stiamo parlando


▶️ chiedi alla classe cosa si intende con l’espressione “parità di genere” e insieme annotate le risposte con un brainstorming


▶️ dopo aver confrontato le varie risposte, leggete insieme i vari target dell’obiettivo n.5


▶️ chiedi alla classe di prendere appunti, questo li aiuterà a capire il collegamento tra le storie delle tre donne prese in esame e la parità di genere


▶️ soffermatevi un po’ di più sul contenuto di questa infografica; può essere un buon collegamento con geografia (vd. il fenomeno delle spose bambine in Medio Oriente o la mutilazione dei genitali femminili in Africa).


▶️ anche questo punto merita la giusta attenzione, considerando che ci sono alunni le cui mamme sono “solo” casalinghe. Sfatiamo il mito che la donna che non ha un lavoro, non lavori. Perché quello che fa a casa non è certo un hobby! Devo essere onesta, su questo target io e i ragazzi ci siamo confrontati parecchio e la loro maturità mi ha sorpresa perché erano tutti d’accordo nell’affermare che non ci sono “faccende solo per femmine” e che a casa tutti devono dare il proprio contributo.


▶️ come puoi vedere, ogni target offre numerosi spunti di riflessione


⏺ è importante capire e far capire ai ragazzi che, benché si stia parlando di Dante e del suo tempo, certi episodi purtroppo non sono fermi al Medioevo…

NB: approfittatene per scardinare il pregiudizio che ancora abbiamo del Medioevo! Ci sono ancora testate giornalistiche che usano in modo sbagliato e improprio l’aggettivo medioevale!

Detto questo, cominciamo con la più nota delle tre protagoniste di questa lezione: Francesca da Rimini.

È importante raccontare le loro storie in modo breve, chiaro e conciso per non perdere sia l’attenzione dei nostri studenti sia il focus della lezione (che non è di letteratura ma di educazione civica)


▶️ ecco il collegamento tra il target dell’obiettivo 5 e la storia della nostra Francesca, vittima di una violenza che si è consumata tra le mura domestiche

dov’è finita la sua libertà? È una domanda che dovete porre alla classe. Quello della libertà è un tema che si presta a varie riflessioni ed è anche un’occasione per gli studenti di esprimere il proprio punto di vista sull’argomento, partendo anche dalle proprie esperienze, dal proprio mondo.


▶️ questa slide serve a riflettere sul fatto che la storia raccontata nella Divina Commedia è sì quella di Francesca da Rimini (un nome specifico, una donna in particolare) ma può essere la storia di una Francesca qualunque, di una donna qualunque. Tutti noi potremmo essere Francesca.

Spesso noi docenti commettiamo l’errore di voler portare i ragazzi nel mondo dell’autore e così gli proponiamo un viaggio nel tempo senza però poter scendere dalla macchina 😅 bisogna fare il contrario: portare l’autore, la sua opera, la sua idea nel nostro tempo. Attualizzare un’opera che è temporalmente e culturalmente distante da noi, aiuta a comprenderla meglio.


⏺ riproponiamo anche per Pia dei Tolomei lo stesso modus operandi usato per Francesca. Le riflessioni sulle vittime di uxoricidio saranno numerose, specie se in classe si è già affrontato l’argomento in occasione del 25 novembre (la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne).

Vi lascio il link da cui potete scaricare il pdf 🙃

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